Isole di calore, la mappa dei quartieri di Roma dove è più difficile abitare
Le città sono sempre più calde. Le cosiddette isole di calore urbano sono un fenomeno in continuo aumento negli ultimi decenni: microclimi all’interno delle aree urbane in grado di generare l’aumento delle temperature rispetto alle zone rurali limitrofe. Un fenomeno aggravato dalle emissioni di gas serra che contribuiscono a riscaldare l’atmosfera.
Le aree densamente cementificate e lontane da aree verdi, particolarmente interessate dal traffico automobilistico e con una forte presenza di condizionatori attivi, subiscono un aumento più netto della temperatura.
Ora uno studio condotto da Francesco Asdrubali, Professore ordinario di Fisica tecnica ambientale, e Marta Roncone, dottoranda in Fisica tecnica del DIEM – Dipartimento di Ingegneria industriale, elettronica e meccanica dell’Università degli studi Roma Tre, disegna – grazie ai dati di 35 centraline microclimatiche forniti dall’Associazione Meteo Lazio e dal Centro Funzionale Regionale – una mappa dei quartieri più caldi della città.
Secondo quanto riportato dal sito economiaepolitica.it, che ha pubblicato lo studio, “il fenomeno dell’isola urbana di calore è più marcato nei quartieri centrali della città e nella periferia storica del quadrante est, in gran parte dei municipi I, II, IV e V e più limitatamente nel XIII. Nella stagione estiva le zone urbanistiche con le variazioni maggiori sono Centro Storico e Aurelio nord (le uniche sopra i 4°C), e poi Aurelio sud, Prati, Eroi, Trastevere, Trieste, Sacco Pastore, Celio ed Esquilino (tutte sopra 3,5°C). Nel mese di luglio a queste zone sopra 3,5°C si aggiungono – tra quelle residenziali – anche XX Settembre, San Lorenzo, Salario e Nomentano”.
«Il fenomeno del riscaldamento globale – commenta Stefano Pintus, CEO di Coldwell Banker Living Dmore – riguarda tutti ma è una questione di cui devono occuparsi governi e istituzioni internazionali. Le isole di calore urbane invece sono un problema che può essere affrontato da amministrazioni locali e protagonisti dello sviluppo urbano, fra i quali i player del settore Real Estate. Alcune delle iniziative immobiliari da noi commercializzate – prosegue Pintus – sono l’esempio di come lo sviluppo immobiliare può davvero rispondere alle esigenze dei cittadini, con un’offerta di abitazioni nuove ed efficienti grazie a elevata classe energetica e materiali da costruzione all’avanguardia, inseriti in contesti verdi dove la vegetazione è in grado di assorbire il calore evitando a chi vi abita di subire, soprattutto nelle notti d’estate, la morsa del caldo. Penso a Fronteparco, che affaccia sulla Tenuta di Tor Marancia, e a Città Verde, circondata da oltre 23 ettari di parchi naturali come il Fosso della Cecchignola».