Rigenerazione Urbana, un’opportunità per la Capitale

L’edizione 2022 di MIPIM, la maggiore fiera internazionale dedicata all’immobiliare, è tornata in presenza a Cannes, in Francia, dopo 2 anni. Gli operatori di mercato sono tornati a confrontarsi sui temi dominanti, su come questo biennio abbia modificato i bisogni e la domanda e sulla capacità di adattamento alle nuove sfide che si sono presentate.

Come stanno cambiando le città? L’esperienza del Covid ha impresso una forte accelerazione lungo due diverse direttrici. Da un lato c’è stato un aumento delle richieste per maggiori spazi verdi, dunque abitazioni situate in zone con parchi o comunque dotate di giardini. richieste soprattutto da chi può lavorare da remoto. Chi ha comunque necessità di svolgere la propria attività in presenza cerca immobili che siano inseriti in un contesto urbano, che siano ben collegati, ma dotati di spazi esterni, come balconi, terrazze e piccoli giardini, così da poter vivere con maggiore relax la permanenza in casa.

Proprio in questo contesto assume una importanza fondamentale il concetto di rigenerazione urbana. In particolare si parla di programmi di recupero e riqualificazione del patrimonio immobiliare di una città, così da garantire un miglioramento della qualità di vita e della sicurezza sociale e ambientale. Assoimmobiliare, organo di Confindustria che associa l’industria immobiliare italiana, in occasione del MIPIM, ha sottolineato tramite la presidente Silvia Rovere come “la nuova amministrazione della città di Roma deve affrontare molte sfide. Innanzitutto, la mancanza di investimenti negli ultimi anni, soprattutto se paragonata a Milano. La nostra Capitale è tra le principali mete turistiche internazionali, con un patrimonio storico architettonico senza eguali, tra le città più verdi d’Europa, città universitaria, con il Giubileo alle porte e possibile sede di Olimpiadi ed Expo 2030. Se vogliamo restituire il valore che meritano alle nostre città, a partire da Roma – ha concluso la presidente Rovere – dobbiamo avere un sistema di regole semplice, stabile, in linea con quello delle giurisdizioni più avanzate”. In particolare la Rovere ha ribadito la necessità di intervenire sul tessuto cittadino, recuperando un patrimonio territoriale fondamentale: “C’è un importante progetto di legge, il ddl “Rigenerazione Urbana”, attualmente all’esame del Parlamento dopo alcune osservazioni della Ragioneria Generale dello Stato. Il testo attuerebbe un’importante e apprezzabile semplificazione, creando, ad esempio, un migliore coordinamento con la legislazione locale e regionale, e il raggiungimento di “conformità urbanistica e costruttiva” degli edifici da rigenerare”.

Da un progetto di rigenerazione urbana è nato il complesso immobiliare Live Asmara, commercializzato a Roma da Living Dmore. L’edificio residenziale si trova nel cuore del quartiere Africano, porzione di Roma sviluppatasi nel dopoguerra e caratterizzata dalla forte densità abitativa e dalla presenza di servi sociali, commerciali e dalla linea della metropolitana B1. Tutto nasce dall’esigenza di valorizzare un’area occupata da uno stabile in grave stato di degrado, abbattuto e ricostruito, mantenendo tuttavia un forte legame stilistico con la città. La facciata, dal carattere nobile, è esaltata dal travertino, il materiale romano per eccellenza, mentre i terrazzi, studiati per regalare spazio verso l’esterno agli appartamenti, sono adornati con ampie fioriere. L’interno, contemporaneo, richiama ideali di confort e relax, irrorato di luce naturale grazie alla presenza di un tetto in cristallo. Proprio nell’ottica di valorizzare porzioni di territorio cittadino attraverso costruzioni totalmente sostenibili, Live Asmara è caratterizzata da tecnologie ad impatto zero: il sistema di Ventilazione Meccanica Controllata permette il recupero di calore ad alto rendimento, mentre i pannelli fotovoltaici presenti sul tetto consentono di gestire i servizi comuni. Non ultima la presenza del riscaldamento a pavimento radiante, perfetta per mantenere calore sfruttando pochissima energia.